ICT Trading: Cos’è e Come Funziona la Strategia – Guida 2025

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L’ICT Trading, comunemente chiamato Inner Circle Trader, è una metodologia di studio innovativa, che permette ai trader di ottenere informazioni rilevanti sull’andamento dei mercati finanziari. Nella continua lotta tra domanda ed offerta di mercato, la quale influenza in modo importante anche i prezzi dei singoli strumenti finanziari, questo studio permette di comprendere determinate dinamiche, associate soprattutto alle influenze delle grandi istituzioni (smart money).

L’idea di base è molto particolare, perché si fonda sulle possibili “manipolazioni” del mercato da parte dei grandi operatori. Mai come in questo caso, risulta quindi fondamentale anticipare le loro mosse, per poi piazzare le proprie strategie. Prima di capire cos’è, come funziona e come utilizzarla, ti suggeriamo di aprire un comodo conto demo su eToro, senza nessun costo e senza scadenze, che ti permetterà di testare strategie e tecniche operative, senza correre alcun rischio reale.

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📌 Strategia di trading:Inner Circle Trader
🪜 Livello di difficoltà:Per trader medio / esperti
🏷️ Su quali mercati si attua:Soprattutto sul forex
📱 Migliori broker per attuare la strategia:eToro (vai qui per approfondire)
ICT Trading – Introduzione

Cos’è l’ICT Trading?

ICT Trading è un metodo di analisi tecnica diventato virale nel corso degli ultimi anni, ideato e portato avanti dallo studioso Michael J. Huddleston. L’idea di base è alquanto particolare, perché si concentra sugli studi volti ad identificare anticipazioni sulle mosse strategiche dei cosiddetti operatori istituzionali. Il tutto si focalizza sul concetto dell’influenza dei grandi market mover della domanda ed offerta di mercato, in un contesto generalista molto difficile da esaminare.

Contrariamente da altri indicatori tecnici, l’ICT trading si basa su concetti quali liquidità, inefficienze di mercato, time & price ed anche strutture di mercato. Risulta molto popolare tra i trader del mercato valutario, ossia del forex, che come sappiamo è quello più liquido di tutti. Si tratta di una metodologia molto complessa da attuare, anche perché richiede disciplina, conoscenza approfondita e valutazione interpretativa del mercato molto più istituzionalizzata del solito.

Come funziona l’ICT Trading?

Risulta a questo punto fondamentale spiegarti, sempre con parole semplici ed alla portata di tutti, come funziona l’ICT trading. In basso, assieme ai nostri professionisti di analisi tecnica e fondamentale, abbiamo delineato alcuni punti che ti permetteranno di comprendere le dinamiche alla base di questa metodologia ed il suo funzionamento diretto, anche in fase applicativa sui mercati finanziari globali.

Swing High e Swing Low (Punti di Oscillazione)

Iniziamo con i fondamentali dell’analisi della struttura di un determinato mercato. Nel dettaglio, uno swing high è essenzialmente un punto di massimo locale, circondato da due massimi inferiori. Di contro, uno swing low è un punto di minimo locale, tra due minimi superiori. Gli esperti utilizzano l’analisi con candele giapponesi per identificarli all’interno dei grafici di interesse.

I trader che utilizzano l’ICT, sfruttando questi punti di partenza per cercare di comprendere dove il prezzo ha lasciato “tracce” di interesse istituzionale. Servono in modo specifico anche per comprendere, nei limiti del possibile, quando un determinato trend viene rotto (ossia quando si mostra una rottura della struttura). Imparare a riconoscere questi punti è essenziale per definire eventuali livelli di invalidazione, target di entrata, o di eventuale uscita.

Liquidity Pools (Zone di Liquidità)

Uno dei concetti alla base della tecnica di ICT trading, è che il mercato va alla ricerca di liquidità e non del semplice equilibrio. Questo aspetto, se vogliamo, si eleva rispetto alle più tradizionali tecniche di studio dei mercati. Le zone di liquidity, ossia di liquidità, non sono altro che aree dove di accumulano ordini stop loss, o ordini pendenti. In linea generale, l’accumulo di stop loss avviene sopra gli swing high, o sotto gli swing low.

Gli operatori istituzionali, ossia coloro che muovono grosse somme di denaro all’interno del mercato (agendo in modo parallelo sulla domanda ed offerta), sarebbero in grado di “manipolare” il prezzo verso queste direzioni, in modo da attivare stop, o subentrare in posizione al miglior prezzo. Esistono quindi liquidity above highs (buy-side liquidity) e liquidity below lows (sell-side liquidity).

Premium e Discount Zones (Zone di Sconto e Premio)

Nella strategia ICT trading, il prezzo viene spesso valutato ed esaminato rispetto ad un preciso equilibrio, determinato da una variabile di swing considerevoli. Nella parte superiore del punto medio (che possiamo quindi definire equilibrio), troviamo una zona che in gergo tecnico è chiamata “Premium”. All’interno della stessa i prezzi risulterebbero troppo alti per acquistare. Di contro, i prezzi vantaggiosi all’acquisto sarebbero nella parte inferiore, ossia nell’area “Discount”. L’idea di base è comprare in zone scontate e vendere in zone premio.

Fair Value Gap (Gap di Valore Equo)

Per Fair Value Gap (FVG) si intende una zona di inefficienza nel prezzo generata possibilmente da un movimento impulsivo che ha saltato ordini di mercato. Si manifesta come una zona tra tre candele: una forte candela centrale (che in gergo viene definita “impulsiva”) che crea uno spazio tra la chiusura della precedente e l’apertura di quella successiva. Gli smart money spesso tornano a colmare questi scostamenti per cercare di bilanciare il libro ordini. I FVG rialzisti sono zone di entrata long, quelli ribassisti, invece, per short. Sono tra i setup più importanti nella strategia ICT.

Optimal Trade Entry (Entrate Ottimali)

L’Optimal Trade Entry, chiamato anche OTE, è un concetto che si integra perfettamente con l’Inner Circle Trader (ICT). Si tratta di un indicatore derivato dal ritracciamento di Fibonacci, tra uno swing high ed uno swing low. In questo contesto, gli esperti considerano che la zona ottimale di entrata, si posiziona tra il 61,8% ed il 79% di ritracciamento. Vi è tuttavia bisogno sempre di una conferma successiva.

L’OTE viene infatti confermato da una fattispecie: deve essere in una zona di sconto/premium, vicino ad una zona di liquidità appena violata. Non si tratta quindi di entrare a mercato solamente perché il prezzo si trova in quella determinata zona, ma anche perché vi sono possibili probabilità istituzionali a favore, che confermano quindi sul lato ICT l’evento.

Order Blocks (Blocchi di Ordini a Bassa e Alta Probabilità)

Gli Order Blocks (OB) sono le ultime candele di accumulo, o distribuzione prima di un movimento considerato impulsivo. Mettono essenzialmente in evidenza le aree dove le istituzioni hanno piazzato possibilmente ordini di una certa portata. Un Bullish OB è l’ultima candela ribassista prima di un forte movimento rialzista. Un Bearish OB, l’ultima candela rialzista prima di un crollo. Gli OB ad alta probabilità coincidono spesso con FVG o sweep di liquidità e rispettano il bias giornaliero. Un OB, secondo gli analisti, è più affidabile se associato ad un displacement netto e confermato da un ritorno in zona discount/premium.

Imbalance e Volume Gap (Squilibrio e Gap di Volume)

Ti sarà sicuramente capitato di visionare all’interno dei grafici, durante i tuoi studi, dei vuoti dove il prezzo di muove in modo repentino, senza lasciare ordini eseguiti su entrambi i lati. Gli imbalance rappresentano proprio questo, ossia zone con pochi scambi tra venditori e compratori. Sono – se vogliamo – simili ai FVG, anche se molto più ampi. Possono indicare un ritorno del prezzo in zone di vuoto, per essere riempite. In linea generale, un volume gap, se confermato da strumenti come il volume profile, rafforza l’idea che quella zona attirerà nuovamente il prezzo.

Daily Bias (Pregiudizio Giornaliero)

Altro aspetto fortemente associato alla strategia ICT, è il Daily Bias, ossia la direzione preferita del giorno, determinata dallo studio multi-temporale, della posizione del price rispetto allo sconto/premio e dai livelli di liquidity. Secondo le regole generali dell’ICT, la manipolazione avverrebbe spesso nelle prime ore di contrattazione, quindi la mattina, con un presunto fake move (movimento falso) nella direzione opposta al bias. In seguito, si registrerebbe il vero spostamento. Cercare di captare il bias permette di allinearsi con la direzione potenziale delle istituzioni.

Displacement (Spostamento Istituzionale)

I movimenti netti e decisi, che hanno la forza di rompere un livello di struttura specifico, prendono il nome di displacement. Nella metodologia dell’ICT, questo potrebbe essere un segnale volto ad indicare la partecipazione degli smart money. Non è un semplice breakout: un vero displacement deve mostrare volume, corpo pieno della candela e magari accompagnarsi a un Fair Value Gap o un Order Block. Dopo questo movimento, si cerca un pullback per un’entrata in direzione dello scostamento. Il displacement valida il bias, crea nuovi OB e FVG, e definisce potenzialmente la nuova intenzione del mercato.

Come fare ICT Trading?

Per rendere il tutto più chiaro, abbiamo strutturato un rapido vademecum, ossia una guida su come gli investitori utilizzato questa metodologia e su come fanno ICT Trading:

  1. Registrazione su una piattaforma regolamentata: utilizza i tuoi dati personali per aprire un account su un broker efficiente e con le opportune licenze (qui il link diretto).
  2. Identifica il bias giornaliero: analizza il contesto multi-timeframe (HTF) per determinare la direzione istituzionale del giorno (bullish o bearish). Usa zone di sconto/premium, liquidità significativa e il comportamento dei prezzi nelle sessioni precedenti.
  3. Individua la liquidità chiave: segna swing high e low visibili e valuta dove si trovano le buy-side e sell-side liquidity (stop loss del pubblico). Queste aree sono probabili obiettivi o zone di manipolazione.
  4. Aspetta il Ddisplacement: osserva se avviene uno spostamento impulsivo del prezzo (displacement) che rompe una struttura chiave o una zona di liquidità. Questo movimento definisce l’intento istituzionale.
  5. Cerca un fair value gap o order block: dopo il displacement, identifica un Fair Value Gap o un Order Block nella zona scontata/premium in linea con il bias. Sono le aree ideali in cui il prezzo potrebbe tornare per fornire un’entrata.
  6. Trova un’entrata ottimale (OTE): attendi che il prezzo ritorni nel range del 61.8%-79% di Fibonacci rispetto al movimento impulsivo (OTE), confermato da struttura, volume o liquidità presa. È qui che entri, con gestione del rischio precisa.
  7. Gestisci il trade su target e liquidità opposta: punta a zone di liquidità opposta o imbalance non ancora colmati come target. Usa trailing stop o chiudi parzialmente secondo la reazione del prezzo e il contesto intraday.

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Migliori broker per attuare ICT Trading

Vediamo a questo punto di capire quali broker utilizzare per attuare strategie di ICT Trading. Un errore comune, commesso soprattutto dagli inesperti, è quello di selezionare la prima piattaforma di passaggio. Contrariamente da ciò, è invece opportuno focalizzare l’attenzione su specifici aspetti chiave. L’ICT, come visto in precedenza, richiede costante studio, ma soprattutto l’uso corretto di determinati indicatori ed oscillatori di supporto, per confermare eventuali direzioni, o target price.

Per questo motivo, insieme ai nostri specialisti, abbiamo avviato un’accurata indagine di mercato, mettendo in evidenza solamente piattaforme professionali, regolamentate (ossia con reali licenze) e che ti permettono di fare ICT trading in modo del tutto autonomo. Ognuna propone anche un pratico conto demo, ossia una simulazione con capitali virtuali, utilizzabile per testare strategie ed attuare tecniche senza correre alcun rischio reale.

In basso, i migliori broker per ICT Trading:

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ICT Trading: pro e contro

Prima di procedere con le dovute conclusioni, anche per cercare di capire se questo approccio può, o meno, fare al caso tuo, vediamo assieme di focalizzare l’attenzione sui potenziali pro ed eventuali contro del trading ICT.

ICT Trading - pro e contro
ICT Trading – pro e contro

Pro:

  • permette di specializzarsi nello studio delle influenze dei grandi operatori di mercato, ossia istituzionali;
  • fa sì che il trader riesca potenzialmente ad allinearsi alle scelte (seppur sempre in modo probabilistico) degli operatori istituzionali;
  • dà informazioni aggiuntive sul trend del proprio asset di interesse ed elimina specifici errori di fondo, derivati dal sentiment generalista del mercato.

Contro:

  • risulta molto complesso utilizzare questa strategia ed è richiesta ampia competenza, anche in temi di analisi tecnica;
  • possibili errori derivati da studi non in linea con le scelte degli istituzionali (si possono quindi attuare strategie errate);
  • ogni trader può associare l’analisi dei dati ad una propria interpretazione e non esiste un’indicazione certa (la componente del rischio deve sempre essere considerata).

Conclusioni

Con il nostro approfondimento abbiamo conosciuto da vicino il trading ICT che, nonostante esista da tantissimi anni, solamente di recente ha trovato il suo spazio tra i trader moderni, anche quelli alle prime armi. Resta tuttavia una metodologia molto complessa e non di certo alla portata di tutti. Cercare di comprendere le idee e le mosse dei grandi operatori del mercato è cosa ardua, anche se – avvicinarsi alle potenziali influenze degli stessi – può portare grandi soddisfazioni. Una combinazione di più strategie di trading e l’uso di conti demo per fare prove, risulta essenziale per acquisire maggiore praticità ed esperienza.

FAQ

Abbiamo raccolto e risposto alle domande frequenti più interessanti sull’ICT Trading.

Cos’è l’ICT Trading?

L’ICT Trading è una metodologia specifica che rientra nel segmento dell’analisi tecnica, focalizzata sulla possibilità di anticipare le mosse dei grandi operatori del mercato (ossia dei grandi istituzionali), i quali sarebbero in grado di manipolare l’andamento dei mercati, influendo sulla domanda ed offerta.

Dove applicare la strategia ICT Trading?

La strategia ICT Trading può essere attuata su una delle migliori piattaforme di trading online, le quali mettono a disposizione anche un ottimo conto demo, senza alcun limite di tempo e senza costi, ottimo per attuare strategie senza nessun rischio reale.

Dove trovare ICT Trading in PFT italiano?

Esistono ad oggi tantissime guide che mettono in evidenza il funzionamento dell’ICT Trading, proposte anche in Italiano ed in PDT. Fai tuttavia affidamento solo su guide proposte da professionisti del settore ed esperti comprovati.

Altre strategie da approfondire:

Autori

  • F. Galella vanta una laurea in Economia e Management Internazionale, che ha posto le basi per la sua carriera nel settore finanziario, dove opera attivamente da 5 anni. Per la ALESSIO IPPOLITO S.R.L. contribuisce a diversi portali del network, specializzandosi nell'analisi di diverse asset class, dalle azioni tradizionali agli ETF, fino alle crypto. La sua expertise si completa poi sulla valutazione e recensioni di piattaforme per il trading, robot e soluzioni legate all'auto-trading.

  • Revisore:

    Alessio Ippolito

    Alessio Ippolito, imprenditore digitale dal 2008 e giornalista finanziario iscritto all'Ordine dei giornalisti del Lazio dal 2022, è CEO e Founder della ALESSIO IPPOLITO S.R.L., gruppo editoriale leader nell'informazione finanziaria digitale. La sua azienda ha sviluppato progetti editoriali di successo, tra cui Criptovaluta.it, leader in Italia per Bitcoin e crypto. Come direttore e manager di Guidatradingonline.net, punta a migliorare l'autorevolezza della testata nel panorama dell'informazione finanziaria italiana.

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