La possibilità di fare trading sulle opzioni binarie è stata a lungo uno dei cavalli di battaglia per gli investitori online, garantendo buoni profitti con grande semplicità operativa. Oggi, questa situazione è cambiata e stando ai regolamenti europei il trading binario è aperto solo ai trader professionisti che sono in grado di rispettare determinati standard. Al loro posto, sono sorte alcune delle migliori piattaforme trading online che offrono agli utenti strumenti e tool di trading di tipo diverso, ma comunque semplici da utilizzare.
Migliori Piattaforme Trading Opzioni Binarie 2024 [No ESMA]
Per via della particolare situazione normativa legata alle opzioni binarie, è particolarmente difficile riuscire a stilare una classifica che includa piattaforme in grado di offrire questo servizio. Nonostante ciò, è ancora possibile riuscire a rintracciare broker che offrono questo servizio agli utenti retail, pur con differenze piuttosto sottili l’una rispetto all’altra.
Elenco completo aggiornato – top piattaforme opzioni 2024:
📲Piattaforma | 💰Deposito Minimo | 💎Bonus | ⚡️Conto Demo |
---|---|---|---|
Pocket Option | 50$ | 100% sul primo deposito | Sì – Richiedi qui |
Race Option | 250$ | Fino al 200% del deposito | Sì |
Binary Cent | 250$ | Fino al 200% del deposito | Sì |
Quelli riportati appena sopra sono sicuramente i broker che, al momento, riescono ad offrire il servizio di trading con opzioni binarie migliori nel 2023. Pur non essendo le uniche, si tratta sicuramente di piattaforme che rientrano nel pool ristretto di quelle che offrono questa possibilità anche a trader non professionisti, pur dovendo obbligatoriamente operare al di fuori dei confini europei per via delle necessarie condizioni tecnico-legali legate a questo settore.
Non è stato dunque possibile inserire in tabella alcune delle migliori piattaforme di trading online, che pure offrono servizi di trading con opzioni binarie ma riservate esclusivamente a trader professionisti dotati di account e condizioni operative speciali. Queste sono infatti spesso localizzate in Unione Europea e per via delle regolamentazioni attuali non possono dunque offrire questo servizio agli utenti retail.
Piattaforme Trading Opzioni Binarie: Cosa sono?
Le opzioni binarie sono state a lungo uno delle modalità di trading più apprezzate negli ultimi anni, principalmente grazie ad una serie di evidenti vantaggi rispetto alle tipologie classiche di investimento: da un lato la possibilità di fare trading veniva semplificata all’osso, riducendo variabili, analisi e studi analitici alla possibilità di scegliere tra due opzioni, “Put” (ribasso) e “Call” (rialzo) dovendo elaborare una sorta di previsione sul futuro movimento del titolo, da qui il nome di opzione binaria; dall’altro lato il fatto che così facendo fosse possibile investire indirettamente sull’asset e, come per quasi tutti gli strumenti derivati, gli investitori potevano agire su micro-lotti ed effettuare investimenti di portata minuscola, a partire anche da un solo euro.
Le piattaforme di trading che permettevano di fare uso delle opzioni binarie spesso spingevano le proprie campagne di marketing su questi due punti fondamentali, in maniera anche molto aggressiva.Questi strumenti di trading erano pubblicizzati ovunque e le piattaforme di trading che offrivano la possibilità di utilizzare questo strumento erano tantissime e accoglievano quotidianamente un numero altissimo di utenti e investitori interessati ad iniziare ad utilizzare le opzioni binarie per via della loro originalità e semplicità operativa.
Divenne piuttosto diffusa anche la presenza di piattaforme esclusivamente dedicate ai servizi di trading binario, che offrivano una forma di esperienza interamente legata a questo tipo di investimento. In questo segmento di mercato vanno incluse anche le piattaforme citate nella tabella del paragrafo precedente.
Cosa prevede la normativa che vieta Opzioni Binarie in Italia
A seguito della nascita di una vera e propria “bolla” delle piattaforme per il trading di Opzioni Binarie in Europa, che spesso portavano allo sviluppo di tutta una serie di broker non regolamentati, iniziarono a susseguirsi una serie di richiami e notizie riguardanti segnalazioni di truffe e utenti che avevano perso i propri risparmi a seguito di un utilizzo irresponsabile di queste piattaforme.
Infatti, gran parte di queste piattaforme non regolamentate riuscivano a sfuggire ai controlli di enti ed organismi di tutela come CONSOB, CySEC ed FCA. Queste piattaforme sviluppavano strategie di marketing decisamente aggressive che illustravano il trading binario quasi come un innocente testa o croce. Queste pratiche di marketing erano volte ad attirare quanti più investitori possibili proponendo loro condizioni di trading nettamente più vantaggiose rispetto a quelle che potevano essere offerte dalle piattaforme autorizzate.
A seguito di questa situazione a partire dal 2018 l’ESMA (European Securities and Markets Authority) ha limitato e parzialmente vietato ufficialmente questi servizi all’interno dello spazio economico europeo (SEE). Per estensione del decreto ESMA, la limitazione al trading di opzioni binarie è stata estesa a tutti i Paesi dell’UE, ivi inclusa l’Italia con la ratifica del protocollo da parte di CONSOB.
A seguito delle azioni di regolamentazione intraprese dagli enti di controllo, i broker e le piattaforme di trading autorizzate ad operare sul territorio europeo si sono messi immediatamente all’opera per conformarsi ai nuovi standard, con la chiusura dei servizi riguardanti le opzioni binarie ai trader retail. Lo stop, inizialmente previsto per soli 3 mesi in via precauzionale, è stato successivamente prorogato da ESMA e nel 2023 è ancora in vigore.
La normativa ESMA per il 2024 nel dettaglio
Ma cosa dice nel dettaglio la normativa ESMA che proibisce agli utenti retail di far uso dei servizi di trading con le opzioni binarie? In primo luogo, bisogna specificare come le opzioni binarie non siano state eliminate del tutto, ma semplicemente limitate. Il loro utilizzo è infatti stato precluso ai trader retail (vale a dire gli investitori comuni, cioè chi fa trading per hobby e con piccoli capitali) ma resta ancora possibile, a determinate condizioni, per i trader professionisti che sono in grado di dimostrare la loro condizione di investitori di professione presso le piattaforme autorizzate.
La normativa non ha subito grandi cambiamenti dalla sua versione originale del 2018 e soprattutto va considerato come si tratti di una norma che l’ESMA deve rinnovare continuamente, non trattandosi di un cambiamento permanente. Questa situazione non esclude sicuramente che in futuro si possano fare dei passi indietro all’interno dell’Unione Europea e che le opzioni binarie tornino libere.
Dopotutto, è esattamente quello che sta succedendo nel Regno Unito: a seguito dell’uscita dall’UE, l’organo di controllo finanziario dello UK (FCA – Financial Conduct Authority) ha iniziato a rimuovere progressivamente tutta una serie di ostacoli che proibivano agli investitori britannici ed alle piattaforme di trading di proporre (o meglio, riproporre) la possibilità di usufruire delle opzioni binarie.
Differenze tra Piattaforme trading opzioni Binarie e CFD
Quando si parla di strumenti di trading derivati, il discorso viene spesso compresso fino ad un dualismo che vede su un piatto le opzioni binarie e dall’altro i CFD, tanto che da molti investitori alle primissime armi questi due finiscono di frequente per essere confusi e scambiati l’uno con l’altro. Tuttavia, è bene tenere sempre a mente come si tratti di due mondi che si potrebbero definire quasi opposti fra loro, pur mantenendo una certa dose di funzionalità logiche e strutturali.
I CFD, in primo luogo, sono infatti strumenti decisamente più complessi rispetto alle opzioni binarie e come dimostra la tabella appena sotto, offrono anche decisamente maggiori margini di manovra e di utilizzo. Il funzionamento alla base, va comunque segnalato, è esattamente lo stesso: sia con i CFD che con le opzioni binarie il trader sta a tutti gli effetti scommettendo sul rialzo o sul ribasso dell’asset sul quale ha deciso di puntare.
Principali differenze tra Opzioni Binarie e CFD – Tabella Riepilogativa
🛠Caratteristiche | 🌐Opzioni Binarie | 📶CFD |
---|---|---|
Perdite | Totali | Variabili |
Scadenze | Fisse | Variabili |
Profitti | Fisse | Variabili |
Leva Finanziaria | No | Sì |
Come si può notare osservando la tabella riportata appena sopra, i CFD sono strumenti decisamente più flessibili rispetto alla loro controparte binaria, offrendo margini di alternativa nettamente superiori in diversi campi. Può essere utile analizzare una per volta tutte le voci della tabella, così da avere un’idea più chiara delle maggiori differenze fra i due tipi di strumenti:
- In primo luogo, va sottolineato come mentre nelle opzioni binarie generalmente in caso di fallimento si perde l’intero importo puntato, con i CFD invece eventuali perdite sono limitate alla decisione dell’investitore di chiudere l’operazione oppure all’utilizzo di particolari strumenti come ad esempio Stop Loss.
- Anche per quanto riguarda i tempi di operatività vi sono grosse differenze fra i due: se da un lato le opzioni binarie hanno, infatti, una sorta di “data di scadenza” dopo la quale l’operazione si chiude in perdita o profitto, i CFD non hanno limiti di tempo di alcun tipo e sta all’investitore decidere quando chiudere l’investimento, magari attendendo il momento giusto per segnare un profitto grazie a strumenti come il Take Profit
- Per i profitti può valere lo stesso discorso già scritto per le perdite, ovviamente inverso. Infatti, mentre per le opzioni binarie il profitto è pattuito ancora prima di aprire la posizione (generalmente fra 70-90% dell’investimento), nei CFD è sempre l’utente che decide quando chiudere il proprio investimento e dunque il profitto che ne risulta varia da situazione a situazione e a seconda della strategia e degli obiettivi preposti.
- In ultima istanza, occorre dedicare un punto di questa analisi alla leva finanziaria: si tratta di uno strumento esclusivo dei CFD e non presente in alcun modo nelle opzioni binarie. Tramite leva finanziaria è possibile moltiplicare il valore dell’investimento in CFD e, di conseguenza, provare ad ottenere profitti nettamente superiori. Per l’inverso, ovviamente, bisogna tenere a mente come un suo uso poco saggio e sconsiderato possa portare a perdite superiori rispetto a quanto inizialmente previsto.
Piattaforme trading opzioni binarie: le alternative da considerare in Italia
A seguito delle limitazioni imposte da ESMA e successivamente adottate anche dai vari enti nazionali, fra cui CONSOB, in Italia come in Europa le piattaforme di trading hanno adottato delle contromisure che potessero tamponare la perdita apportata dall’esclusione delle opzioni binarie dai cataloghi degli strumenti finanziari. I vari broker hanno così iniziato a sviluppare trame, offerte e funzionalità di vario tipo che fossero in grado di fornire agli utenti un’esperienza di trading convincente e, soprattutto, alla portata anche di chi non può vantare una grande esperienza nel settore degli investimenti online.
Le alternative che sono state man mano elaborate dalle piattaforme non rappresentano, in gran parte dei casi, delle novità. Anzi, in diverse occasioni si è trattato di mercati e tipologie di trading presenti da tempo ma che dietro la spinta delle opzioni binarie avevano finito per arrugginirsi. La loro limitazione ha dunque fornito un grande assist alle piattaforme per dotarsi degli strumenti adatti a restaurare, per così dire, delle sezioni di mercato che rischiavano di cadere in disparte.
Va notato, ed è importante farlo, come queste evoluzioni e rinnovamenti delle vecchie tipologie di trading sia una situazione particolare del mercato UE, dove le opzioni binarie sono state limitate. Nel mercato USA ed in quello UK, dove le binary options non sono state ridotte o stanno venendo nuovamente liberalizzate, si nota un livello nettamente inferiore di specializzazione e modernizzazione dei mercati paralleli come quello DMA e CFD, che spesso soprattutto sotto la veste grafica, risultano grezzi e visivamente sporchi tanto da renderli appannaggio di un gruppo di trader più esperti.
Acquisto diretto (DMA)
Una delle funzionalità che ha tratto maggior lustro dalla limitazione delle Opzioni Binarie è senza dubbio il DMA (Direct Market Access). Si tratta, come dice il nome stesso, della tipologia di trading che consente agli utenti di interfacciarsi direttamente con il mercato borsistico e operare compravendite di asset reali, diversamente da quanto avviene con gli strumenti derivati.
Il trading DMA è ritenuto da molti essere più complesso rispetto a quello condotto con strumenti derivati, per via del fatto di doversi interfacciare direttamente con il mercato invece di essere protetti dallo schermo di un prodotto derivato. Tuttavia, negli anni diverse piattaforme sono riuscite a rendere il mercato DMA nettamente più accessibile anche ai meno esperti. Broker come eToro, DEGIRO e Freedom24 hanno fatto enormi investimenti tecnici e stilistici per rendere le loro esclusive piattaforme DMA per accogliere anche i principianti, spesso e volentieri accompagnando questo percorso con la presenza di materiali informativi ed educativi di varia natura.
I CFD
Fra le tipologie di trading presenti su gran parte delle piattaforme di trading, i CFD sono probabilmente quella più diffusa e utilizzata dagli utenti europei. I CFD, sigla che sta per Contract for Difference, sono strumenti derivati e che dunque sono basati su un asset reale e ne rispecchiano l’andamento, pur non offrendo all’investitore il possesso fisico del titolo selezionato. Questa natura particolare consente agli investitori di poter investire in titoli CFD senza essere costretti a dover acquisire in toto il singolo titolo, potendo sfruttare così la possibilità di servirsi di micro-lotti a grandezza (e costo) ridotto, oppure a potenziare la propria esposizione facendo uso della leva finanziaria.
Numerosissime piattaforme come Capital.com oppure FP Markets hanno deciso nel tempo di puntare in grande stile sui CFD, facendone il perno della loro offerta commerciale attraverso rinnovate vesti grafiche, promozioni e commissioni ridotte. Capital.com, a titolo d’esempio, presenta commissioni azzerate su gran parte dei CFD disponibili sul suo catalogo. Allo stesso modo, FP Markets presenta spread nulli su diversi titoli CFD e su gran parte del proprio catalogo forex.
I Futures
I Futures sono, per il loro funzionamento intrinseco, lo strumento forse caratterialmente più simile alle opzioni binarie. Si tratta di un contratto per consegnare un prodotto sottostante in un momento concordato futuro ad un prezzo concordato, da qui il nome. L’investitore dunque compra l’asset in un dato momento e, concordato un prezzo, si impegna a restituire alla scadenza del contratto. Come per i CFD, i Futures sono prodotti derivati e che possono essere fondati su un asset reale che può essere un indice, uno strumento finanziario o una materia prima.
DEGIRO è una delle principali piattaforme in Europa ad offrire oggi la possibilità di investire sui Futures. Il broker consente ai propri utenti di iniziare a utilizzare futures a partire da appena 0,75€ su svariate centinaia di contratti possibili. Inoltre, propone ai principianti una serie di guide e sezioni educative dove viene spiegato passo passo e con l’ausilio di infografiche il funzionamento di questo mercato.
Le Criptovalute e gli NFT
Sicuramente, il mercato attualmente in maggior spolvero è quello delle criptovalute e delle NFT. Si tratta della nuova frontiera del trading online e sono ogni giorno più numerosi gli investitori e le piattaforme che decidono di dedicarsi a questa opportunità. Il mercato crypto è estremamente complesso e richiederebbe intere guide a sé per essere descritto in maniera esaustiva. Basti dunque sottolineare in questa sede come si possa riassumere il concetto nella dicitura di “valuta virtuale”, in opposizione a quella di “valuta reale” che si può utilizzare quando si vogliono indicare gli euro, i dollari, gli yen e via dicendo.
Le criptovalute rappresentano oggi un giro d’affari miliardario e sono un mercato sempre meno intermediato, grazie alla nascita di piattaforme sempre più vicine all’utente e sempre più lontane dalla logica corporate. In Italia, la piattaforma per la compravendita di criptovalute più utilizzata dagli investitori è sicuramente Crypto.com, che offre oltre 250 criptovalute diverse ed un rinnovato marketplace per le NFT (Non Fungible Tokens).
Conviene utilizzare le piattaforme trading opzioni binarie?
In ultima analisi, dunque, conviene ancora utilizzare le piattaforme di trading per le opzioni binarie? Alla luce di quanto si è esposto nel corso di questo breve articolo, parrebbe proprio di no e per due motivi fondamentali:
- In primo luogo il fatto che per via delle normative europee promulgate da ESMA, ormai l’accesso a questa tipologia di trading è interamente preclusa agli investitori retail, di fatto “costringendo” chi voglia fare uso di questi strumenti ad affidarsi a piattaforme non comunitarie e fuori dalla giurisdizione degli enti di controllo europei. Ciò espone gli investitori retail al rischio concreto di cadere vittime di truffe perpetrate da piattaforme non affidabili e sicuramente non conformi alle norme di sicurezza europee.
- In secondo luogo, a seguito della limitazione del trading di opzioni binarie molte piattaforme europee hanno potenziato le proprie altre offerte e di conseguenza oggi agli investitori sono aperte molte più possibilità di trading tramite strumenti e mercati diversi ed in pieno sviluppo, basti pensare ad esempio al mercato delle criptovalute e degli NFT.
Considerazioni finali
Nel giro di pochi anni le piattaforme che offrono trading di opzioni binarie sono passate dall’essere la normalità all’essere una vera rarità, soprattutto per quanto riguarda i trader retail, vale a dire i non professionisti. A seguito di numerosi casi di truffe e richiami, le autorità europee (in primo luogo ESMA) hanno infatti deciso di limitare ai soli investitori pro la possibilità di fare utilizzo di questi strumenti di trading, ritenuti non sicuri e che portavano ad eccessiva esposizione sul mercato.
In alternativa alle opzioni binarie le varie piattaforme di trading europee, e di conseguenza anche quelle disponibili in Italia, hanno potenziato le rispettive offerte riguardo ad altre modalità di investimento come l’acquisto diretto (DMA), i Contratti per Differenza (CFD), Futures, ETF, Criptovalute ed NFT.
Le piattaforme hanno iniziato a fare grande utilizzo di queste tipologie di trading sviluppandone nuove potenzialità, funzioni e metodi di approccio per invogliare anche i trader meno esperti ad avvicinarsi a questo mondo rendendoli sempre più semplici ed approcciabili. Così facendo, pur mantenendo le dovute differenze da quel tipo di trading quasi ludico e gioco rappresentato dalle opzioni binarie, le piattaforme sono riuscite con successo a sopperire alla loro mancanza.
FAQ – Piattaforme di trading opzioni binarie: domande e risposte frequenti
Le opzioni binarie sono uno strumento di trading derivato che non concede proprietà dell’asset sottostante. Si tratta di strumenti semplici ed immediati nel loro utilizzo, che consentono all’investitore di puntare sul rialzo o sul ribasso di un titolo di borsa e garantendo un importo sicuro in caso di vincita.
Dal 2018 l’ESMA ha vietato le opzioni binarie nel territorio dell’Eurozona per via delle numerosissime segnalazioni di truffe che erano pervenute all’ente da parte dei consumatori. Il problema era legato principalmente alla vastissima diffusione di piattaforme di trading non regolamentate che offrivano opzioni binarie a condizioni estremamente vantaggiose.
Al di fuori dell’eurozona, le opzioni binarie restano assolutamente legali e sono molte le piattaforme di trading che oggi consentono di investire tramite questi strumenti. Fra tutte, una menzione speciale va sicuramente nei confronti di Pocket Option, fra le più utilizzate e con oltre 10 milioni di utenti registrati.